raccolta di pause e poesie
L’autore Domenico Guida ci propone in questo libro una raccolta di poesie. Non ho detto poeta perché oltre a esserlo è anche musicista, suona la chitarra e compone brani musicali ed è anche artista visuale.
Il poeta Domenico Guida in questo libro dal titolo Le istantanee di un atmonauta, raccolta di pause e poesie ci propone i suoi versi che hanno la particolarità di rappresentare l’attimo, al momento in cui si fanno le foto, poesie che restituiscono riflessioni di quel flash visivo dell’attimo che si attraversa. Poesie divise in tre capitoli: Istantanee, Dagherrotipia, Multi esposizione, quelle modalità di foto che hanno le macchine fotografiche.
Significato che non corrisponde a quello del titolo che sorprendentemente ha a che fare con una tecnica di volo dei paracadutisti prima di aprire il paracadute, cosa che si ignora totalmente se non si è sportivi di questo genere così estremo.
Quindi volo, volo breve perché fatto da chi non ha le ali ma che con questa tecnica in un certo qual modo vuole volare.
Domenico Guida fluttua con i suoi brani poetici per brevi istanti, offrendoci quella sensazione intensa che si ha in volo.
Un libro che gode della prefazione di Isidora Fortunati e Andrea Forzoni con l’introduzione di Lidia Tavani che ha condiviso con l’autore le fatiche per la pubblicazione del libro.
Giovanni Lauricella
Di seguito la presentazione della copertina del libro.
“Le Istantanee di un Atmonauta” è una raccolta di poesie e versi
dell’artista romano Domenico Guida, aka Atmonauta, autore e compositore
musicale. Il libro si collega all’ultimo dei suoi progetti: “Retorika”.
Il concept-album ha allegato l’omonimo fumetto di Atmonauta. Il graphic-novel,
scritto parallelamente al disco, racconta le storie di Atmo, che rappresenta
l’alter-ego di Domenico Guida.
Il processo creativo dell’autore è contaminato spesso da diverse espressioni
artistiche e, come succede con questo testo, l’una ispira la realizzazione della
successiva.
Domenico Guida all’età di 9 anni ascolta Tubular Bells di M.Oldfield, si
innamora del progressive-rock per poi appassionarsi al cantautorato italiano
e poco più tardi al mondo del jazz. Studia canto, chitarra, teatro e disegno.
Arriva quindi l’amore per la fotografia, quella rubata in strada e riassaporata in
camera oscura. Da subito c’è la necessità di tuffarsi nella composizione musicale,
nella scrittura dei testi per le sue canzoni, le prime poesie, i piccoli racconti
e alcune sceneggiature.
“Si può catturare e fermare un istante con una foto, con delle note, con dei
disegni o con una successione di parole.
Farlo, a volte, diventa necessario quanto l’istinto di respirare.”
“L’atmonauta si lascia andare e nell’aria fluttua veloce e alto, frazione di secondo
dopo frazione decide come navigare l’aria e anche il tempo. Un viaggio intenso
dagli occhi al cuore: un’istantanea dopo un’altra, ma con un punto di vista che
non avrebbe mai realizzato se non avesse avuto il coraggio di inventarsi
le ali.”
Edizioni Progetto Cultura