Dopo nove da anni “Tattoo Motel”, Lepsina edizioni Davide Cortese pubblica “Malizia Christi”, il secondo romanzo dello scrittore e poeta eoliano edito da Edizioni Croce, nella collana Stil Novo diretta da Dante Maffia con una preziosa prefazione dello scrittore Renzo Paris, disponibile sugli store online (IBS, La Feltrinelli, Mondadori store, Amazon, Libreria Universitaria, etc) e – su ordinazione – in tutte le librerie fisiche d’Italia (distribuzione: Messaggerie Libri).
Malizia Christi è un racconto inventato, fa ridere il concetto no? Tutta la letteratura è frutto di fantasia pur anche il realismo, non esiste il contrario.
Niente di strano dire che siamo nel campo dell’immaginifico ma in Malizia Christi si è andati veramente oltre al punto che leggendolo, se non stai attento, ti perdi la storia e devi ritornare d’accapo. Un testo che è una forzatura costante che paradossalmente regge proprio per la sua struttura di scrittura fantasiosa. Potrei raccontare la trama ma è talmente assurda che non ha senso farlo e toglierebbe la sorpresa di trovarsi in un racconto allucinante, che dopo un po’ che lo leggi ti senti dentro un cartone animato alla Walt Disney, non quelli disegnati ma con gli attori su scenografie impensabili.
Non è un’avventura ma la narrazione di un frangente di tempo collocabile poco prima della grande guerra nell’Inghilterra ancora pregna dei residui vittoriani di cui Davide Cortese ne coglie aspetti gotici intesi come estraniamento dal racconto stesso.
Descriverli darebbe una visione riduttiva al libro al punto che sembrerebbe una critica negativa, bisogna leggerlo per capirlo.
Tutto si regge sull’abilità poetica di Davide Cortese che ha manipolato una storia di tante storie che a un certo punto svaniscono ma non finiscono.
Insomma l’avrete capito, Davide Cortese, di proposito, si è messo in una posizione scomoda dove o lo si accetta o lo si rifiuta ma non rimarrete traditi, dalla sua ha una scrittura poetica che offre una soddisfacente lettura.