Non so se ci avete fatto caso ma le televisioni, generaliste o private che siano, hanno tutte dei programmi di cultura, arte, scienza e storia con dei personaggi che spiegano le cose in maniera molto semplice per essere capiti da tutti. Programmi che, nonostante gli argomenti trattati, sembrano fatti più per gli ignoranti perché ripetono in maniera ridotta e arida quello che ci hanno insegnato alle scuole primarie, non parliamo di quelli ecologisti perché sono all’insegna dell’ovvio e del risaputo.

Una tendenza che va alla grande perché questa strana sorta di programmi di intrattenimento con il tempo si sono moltiplicati e se si sommano anche alle repliche che si scambiano i vari canali sono diventati un tormentone. Come le ricette dei vari piatti consigliati dai vari gourmet o cuochi, anch’essi molto di moda, ci spiegano di tutto in maniera molto accattivante merito di una buona regia e soprattutto della fotografia e delle riprese spettacolari che enfatizzano di molto l’argomento trattato. Programmi che mi ricordano quello che si faceva una volta alle scuole elementari, le così dette “ricerche” che gli alunni volenterosi producevano con abbondanza di ritagli fotografici di riviste o libri. Addirittura sapevo che i genitori più furbi compravano vecchi libri di scuola ai loro figli che rimontavano come dei meccanici in questi quaderni di “ricerche” senza capirci niente rifacendo dei libri fai da te. Mancando dai banchi di scuola ormai da parecchi anni non so più se nelle scuole tali “ricerche” si fanno più ma di sicuro i più vecchietti se li ricordano. Questi programmi di cui parlo mi sembrano la stessa cosa: belle immagini e con perfino la musica ma poi la sostanza è scarsa e spesso anche fuorviante. Nientemeno vengono farciti da film o appositi cortometraggi realizzati ad hoc.
Pare che gli addetti ai palinsesti hanno scoperto un pozzo di scienza dal quale ci vogliono fare abbeverare tutti con programmi spesso doppioni l’uno dell’altro, come gli stessi intrattenitori, maestri o professori che siano che si muovono parallelamente sugli stessi temi culturali.
Quello che mi sembra aberrante non è la cosa in se, come tutti sanno la si definisce televisione spazzatura, ma il fatto che vengano scomodati personaggi istituzionali delle università o dei centri di ricerca per dire delle nozioni da scuole elementari. Capisco che i cachet sono appetibili a tutti ma nel complesso mi sembra una spesa televisiva esagerata specie se fatta dalle TV di cui dobbiamo pagare il canone. Altra cosa che lascia perplessi è sapere dove questi personaggi effettivamente lavorano. Questi professori o ricercatori così presenti in TV spesso anche come opinionisti in spettacoli di varietà e in politica hanno il tempo per seguire gli studenti all’università? Le lezioni le fanno? Lavorano come incaricati nei centri di ricerca o è un titolo che gli serve per apparire in TV ?
Lascia un commento