ELENA BONELLİ
“DALLO STORNELLO AL RAP“
(Arcana Lit Edizioni, 2019)
Difendere, diffondere e promuovere la tradizione canora romana. È l’obiettivo che si dà Elena Bonelli. È un saggio più unico che raro sull’evoluzione della canzone romana dagli albori ai giorni nostri. A differenza del Micheli che pubblica negli anni sessanta “La storia della canzone romana”, quest'”opera è sicuramente più aggiornata e anche più precisa nei particolari, presentando al lettore la ricchezza dei generi e delle
tematiche della canzone romana attuale.
İl libro è composto da due parti, la prima è dedicata allo stornello e la seconda al rap. Ne viene fuori un’attenta e precisa analisi comparativa dei due fenomeni.
Le radici storiche della canzone romana risalgono ai tempi immemori, ma come qualcosa di codificato e trascritto su carta e pentagramma, il primo suo esempio è lo stornello, genere che è contemporaneo ai trovatori provenzali (estorn nella loro lingua significa un combattimento, tenzone poetico-musicale).
Diego Capitella, Alan Lomax, Ernesto De Martini sono gli etnomusicologi che hanno viaggiato per tutta l’İtalia raccogliendo il patrimonio musicologico
del paese, e hanno potuto riscontrare varie forme dello stornello come genere in tutte le regioni italiane.
Gli stornelli vengono analizzati nei loro testi e nella metrica, ma anche musicalmente, nella struttura della melodia, nei ritmi e negli intervalli più diffusi. İl libro è un prezioso documento che riporta su pentagrammi alcuni stornelli salvandoli così da un oblio da parte del grande pubblico.
Non lascia indifferenti il fatto che, nonostante gli stornelli romani fossero esistiti come un genere musicale affermato già dal Seicento, i primi esempi di stornelli fissati su carta e pentagramma li dobbiamo a Goethe e al suo amore per la musica popolare.
La storia dello stornello abbraccia la storia di Roma e dell'”unificazione d”İtalia. Uno degli autori illustri dello stornello è, a sorpresa, il capopopolo Angelo Brunetti detto il Ciceruacchio. Poi, ci sarebbe il Belli perché, pur non avendo mai scritto uno stornello per scelta, ne ha influenzato sicuramente lo sviluppo. Come lo ha fatto il genere della pasquinata presente, in una sua forma modificata, anche oggi, sul web.
Anche nel rap c’è l’elemento di “battle”, combattimento, sfida. La culla del rap viene individuata nell’hip hop che ha origini afroamericane. İl contesto che produce le prime posse sono i centri sociali, il primo rap italiano parla il linguaggio della protesta. Più tardi nasce anche la corrente main stream, e fra le due, l’underground e il mainstream,
cӏ una guerra, una costante sfida verbale e musicale.
La canzone romana che non è uno stornello ha nel libro un capitolo a sé stante e copre il vasto periodo dall'”Antica Roma all’attualità partendo dai fescennini, laudi, ottave, villanelle e frottole alle tarantelle e alla canzone romana “narrativa” i cui interpreti sono Lina Cavalieri, Ettore Petrolini, Romolo Balzani, Claudio Villa, Anna Magnani, Gabriella Ferri, Sergio Centi, Franco Califano.
Nel 2014 “Dallo stornello al rap” diventa un concorso musicale lanciato da Elena Bonelli per avvicinare ai giovani la tradizione della canzone romana e di far conoscere ai meno giovani la nuova cultura canora della capitale. È un
progetto la cui portata e valenza culturale ed artistica è finalmente accettata anche dalle Università, in Italia e nel mondo.
È un libro sulla musica. Sul legame fra la tradizione e l”innovazione. E, ovviamente, su Roma. Da leggere. Da regalare. E da gustare.
Olga Matsyna