Comunicati stampa in inglese

L’inglese è una bella lingua e molti la usano per dare sfoggio alla loro cultura…  Avete visto ad esempio i cataloghi delle mostre? Sono bilingui in italiano e inglese.

Capita pure di trovare cataloghi e tutto il materiale informativo della mostra solo in inglese.

 

Buona parte delle mostre sono titolate in inglese; quando entri in certe gallerie ti sembra di aver oltrepassato il confine. Ti trovi straniero in un luogo straniero, roba da passaporto, strano percé sono gallerie italiane frequentate esclusivamente da italiani. Nonostante la Brexit, l’inglese è la nostra lingua culturale trainante, per non parlare dei termini linguistici che abitualmente utilizziamo.

Ancora più strano è che molti nel campo artistico sono ideologicamente avversi all’America e al capitalismo; reputano l’inglese la lingua dei padroni quando poi per darsi sfoggio la usano a dismisura nelle loro iniziative.

Stranamente sono pochi gli artisti con almeno una personale all’estero negli ultimi cinque anni: sono Rosa Barba, Yuri Ancarani, Enrico David, Marie Cool e Fabio Balducci, Formafantasma, Chiara Camoni, Maurizio Cattelan, Serena Ferrario e Lorenza Longhi (fonte: “finestra sull’Arte”). Quanti ne conoscete di questi artisti? Non è strano che in Italia non sono quasi mai in mostra? Tra tanti finanziamenti pubblici, quelli di Franceschini passeranno alla storia per essere stati inutili, ma possibile che ancora oggi non esista un’ efficace promozione dell’arte italiana?

Enorme è la gente coinvolta, sono tanti gli operatori culturali. Quanti ne abbiamo? Alcune migliaia, forse centinaia di migliaia se si aggiungono i curatori e gli addetti alle riviste.

Non credete che l’arte italiana sia scollegata dal resto del mondo? Come mai nelle aste internazionali gli artisti italiani non li vuole nessuno? Comico è il fatto che la maggior parte dei comunicati stampa è bilingue o addirittura solo in inglese, ma chi sono quelli che hanno la necessità di leggerli in inglese ? Dove va tutto questo nostro inglese?

Tanto per avere un’idea di chi stiamo parlando di seguito le foto delle opere degli artisti sopra citati.

A proposito di Rosa Barba

Installazioni visuali di R.B.
Schermi e filmati sono ricorrenti

 

 

 

 

 

 

Yuri Ancarani

Anche lui video artista
di persona

 

 

 

 

 

 

Enrico David

… Diciamo figurativo
Lo ricordate? (?)

 

 

 

 

 

 

Marie Cool e Fabio Balducci performer

 

Formafantasma

Installazione con gli stessi artisti

 

Chiara Camoni

Installazione nell’ambasciata italiana a Vilnius

 

 

Serena Ferrario e Lorenza Longhi introvabili.

In generale sono artisti sconosciuti ai più eccetto, ovviamente, Cattelan di cui non ho riportato alcuna foto perché l’unico abbastanza conosciuto.

Da quello che offrono le foto, non danno speciali impressioni: stiamo di fronte ad artisti di buon livello, ma che non mi sembrano degni di particolare nota, di artisti del genere se ne vedono a migliaia, li incontri nelle mostre che ti capitano e nemmeno ci fai tanto caso.

Ci sarebbe da affrontare l’argomento di quanto questi artisti siano rappresentativi dell’arte italiana, chi rappresenta cosa, è un rebus che vi risparmio. Oltretutto dovremmo sapere pure qual’ è l’arte italiana, argomenti che impantanano chiunque, il caos culturale regna sovrano. Ritornando là da dove eravamo partiti, tutto questo inglese nei comunicati stampa non si capisce bene a che serve, ma appare chiaro che si usa la lingua inglese per disorientare chi tenta di capire qualcosa, allo scopo forse di tenere tutto nascosto (magagne?).

 

 

 

 


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Commenti

Una risposta a “Comunicati stampa in inglese”

  1. Avatar EUGENIO Sgaravatti

    Articolo grandioso, che rispecchia l’appisolarsi del fatto di esser fieri di esser Italiani. Ha sicuramente una sinistra matrice politica

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