Salus per aquam, ovvero:Pensieri in margine a una mostra alle Terme Tamerici. (1)
L’acronimo SPA, che significa : “La Salute (passa) attraverso l’acqua”, sta ad indicare, come ognuno sa, in primo luogo una località termale (e precisamente Spa in Belgio, vicino Liegi, famosa fin dai tempi dei Romani e annoverata tra i siti UNESCO ) e, in secondo, per metonimia, il luogo in cui si svolgono le cure termali. Questo bel motto latino non è, pare, testimoniato dai buoni autori, e sarebbe quindi un geniale falso di epoca moderna, ma resta un buono spunto per dare ordine ai miei ricordi delle terme di Montecatini, da quando vi accompagnavo i miei genitori negli anni Settanta, ad oggi. Anni in cui tante cose sono cambiate, e non sempre in meglio, in Italia e in questa pur sempre amabile piccola città.
Molte volte, durante i miei soggiorni, passeggiando col bicchiere in mano per i viali sempre meno affollati delle terme, mi chiedevo (e ne discutevo con gli altri ospiti) perché una società che investe tanto sulla fitness e su tutto ciò che è bio, che spende tanto in diete e farmaci, sembri aver dimenticato le cure termali. Eppure la concezione olistica della medicina è quanto mai attuale. Nasce da una sapienza antica che non è mai stata smentita dalla scienza: non si cura quindi una singola malattia e nemmeno un singolo distretto od organo, ma tutta la persona, il suo fisico e la sua psiche, una verità che gli antichi Romani avevano intuita e sintetizzata nella formula :
” Mens sana in corpore sano”.
Questo concetto di fondo, a pensarci bene, era presente agli architetti e agli artisti -e forse financo alle maestranze e ai giardinieri -che hanno lavorato nel tempo per fare di Montecatini il complesso Liberty che conosciamo . Al paesaggio toscano, classicamente italiano, non è mai mancata la debita lode dei viaggiatori e degli scrittori. Ci appare al contempo un esempio del bello naturale, ma reca anche un carattere tutto proprio, per così dire piacevolmente e dottamente innaturale, che a Montecatini raggiunge uno dei suoi vertici: man mano che sorgevano gli edifici termali, infatti, dal Settecento agli anni Venti del Novecento, la natura è stata rimodellata dalla mano dell’uomo per aderire a “quei” canoni estetici. Così presero vita i celebrati parchi.
L’immagine della cittadina termale , quale la conosciamo, si deve, come è noto, a tre fasi di intervento: alla fine del Settecento, Gaspare Maria Paoletti, l’architetto del Granduca Leopoldo I; agli inizi del Novecento Giulio Bernerdini, Ugo Giusti ed altri; negli Anni Venti Ugo Giovannozzi.
Il Tettuccio, conosciuto fin dal XIV secolo come Bagno Nuovo, fu ristrutturato e riedificato da Paoletti dal 1779 al 1781. La severa facciata classica si può tuttora ammirare, collocata all’estremità sinistra del corridoio centrale della sala delle bibite, una geniale invenzione di Ugo Giovannozzi, che, tra il 1923 e il 1927, diede al complesso l’assetto definitivo, opulento ed emozionante. All’interno del parco termale del Tettuccio tra il 1916 e il 1927 il medesimo edificava il Regina, con il suo tempietto circolare dedicato alla sorgente dell’acqua omonima
.
Tra il 1775 e il 1777 Paoletti aveva ristrutturato l’antico Bagno dei Merli, firmando le Terme Leopoldine. Dal 1919 al 1926 vi intervenne l’infaticabile Giovannozzi che ampliò l’edificio prolungando la facciata:
Tra il neoclassicismo di Paoletti, l’architetto del Granduca, rigoroso e pulito, e quello di Giovannozzi, che omaggia il Rinascimento ma soprattutto la tarda romanità ( al Tettuccio viene citata la Villa Adriana di Tivoli) si colloca lo stile eclettico, leggiadro e fantasioso, di Giulio Bernardini e dei suoi colleghi, che coincidono con il trionfo del Liberty all’ inizio del Novecento , ovvvero la Belle Époque storica . Lo possiamo vedere anche allo stabilimento Terme Tamerici, edificato nel 1903 da Giulio Bernardini in uno stile eclettico in forma di castelletto medievale., architettura bizzarra e suggestiva, ornato all’interno da Galileo Chini.
Di stile rinascimentale anche le Terme Excelsior iniziate da Giulio Bernardini con Ugo Giusti (1905-1909) completate da Giovannozzi nel 1916. A Bernardini si ascrivono le coeve Terme della Torretta, una vera piccola reggia boschiva di stile rinascimentale.
Quando i lavori del Tettuccio furono conclusi, in Italia si affacciava l’architettura razionalista, che era anch’ essa un tributo all’antico, soprattutto all’architettura romana e rinascimentale, con una visione assolutamente nuova. Al Tettuccio e al Regina, nel sontuoso parco termale, e alle Leopoldine, nella loro dilatata imponenza, nulla di ciò affiora. Si volle rimettere indietro l’orologio a una Belle Époque ideale, che negli Anni Venti era già percepita come attimo fuggente della perfezione, celebrando con un theatrum di acque e di marmi il trionfo di una natura benevola e la gioia di rinascere a nuova vita: Salus per aquam. Appunto.
Gli elementi iconografici presenti nei famosi monumenti Liberty sono, come si vede, assai significativi non solo per la piacevolezza ma per il loro valore simbolico.
Abbiamo divinità legate alla medicina, e poi conchiglie e coccodrilli, anfore e serpenti, aironi e rane, complesse raffigurazioni allegoriche come “Le età della vita”, i superbi mosaici di Basilio Cascella che ornano la Galleria delle bibite del Tettuccio. Dispiace non poter ricordare tutti gli artisti che hanno lavorato alle decorazioni e agli affreschi, ma farei un’eccezione per l’onnipresente e geniale Galileo Chini ….
Non sono da considerare il semplice portato del classicismo che era di moda tanto nel Settecento quanto agli inizi del Novecento, in quanto, come complesso sistematico di segni, trasmettono un solo, potente messaggio: la bellezza ci fa stare bene.
Lo conferma la ricorrenza nelle strutture termali del solenne modello del tempio, quasi a ricordare a chi vi accede che sta entrando nel Tempio della Salute.
Ne vediamo degli esempi alla Torretta, con i templi della Sorgente Giulia e quello del Rinfresco; alle Leopoldine, dove la parte centrale, settecentesca, è un sobrio tempio dorico che reca l’iscrizione “AESCULAPIO ET SALUTI”;. al Tettuccio, dove nel timpano della facciata di fondo del secondo cortile si trova un fantastico orologio posto tra le statue di Mercurio e Igea; e nel medesimo parco del Tettuccio, non lontano, si colloca il tempietto circolare della Sorgente Regina, che ripete il modello del Tempio di Vesta a Roma.
Insomma, gli elementi naturali ed artistici concorrono a recuperare il benessere psicofisico, a conseguire la salute, che è qualcosa di più della guarigione. È piuttosto l’armonia fra corpo e mente, scienza e natura, ragione e sentimento: polarità opposte che com’è noto, quando tra di loro entrano in conflitto, generano gran parte delle malattie.
Conclusione.
Non presumo di dire la mia in merito alla situazione economico – finanziaria delle terme di Montecatini. Mi auguro solo che il soggetto, pubblico o privato, che sarà titolare di questo inestimabile patrimonio artistico, monumentale e naturalistico, vorrà assicurarne la pubblica fruizione al massimo livello. Altrimenti perché tutelare, restaurare e conservare? L’assioma fondamentale del restauro conservativo è ripristinare il manufatto ” com’era, dov’era”, ma non basta: c’è da tener presente anche a chi e a che cosa esso serviva, serve oggi e servirà in futuro. In una parola, la sua mission. Forse non ci sarà una nuova Belle Époque , perché l’Europa non è più il centro del mondo, e difficimente si ripeterà una simile fioritura di ingegni e di eleganze. Non per questo si deve rinunciare a pensare in grande. La crisi che attraversiamo, e che riguarda tutto il nostro paese, ci consiglia, anzi ci chiede, di raccogliere il testimone dai nostri vecchi e far tesoro di quella creativita, imprenditorialità e lungimiranza di cui vediamo la tangibile eredità nelle bellezze naturali e artistiche che ho tentato di descrivere.
I monumenti che così bene ci rappresentano erano stati edificati per essere nostro ornamento e vanto, oltre che per comune utilità, e soprattutto per una valida difesa da ogni emergenza, tant’è vero che hanno resistito a crisi economiche e vicende belliche. Tornando a Montecatini, basta vedere le date dei lavori del Tettuccio: non erano certo anni facili, ma si pensava in grande.
Abbiamo ereditato un patrimonio, che nasce dall’armonia tra paesaggio reso artistico dalla mano dell’uomo e monumenti ed opere d’arte incomparabili, che fanno dell’Italia un museo a cielo aperto: se non viene ben custodito e curato, saremo poveri, inermi e privi di identità. .
Questi beni sono i nostri bastioni, ma devono essere a loro volta difesi. Solo così ci proteggeranno per il tempo a venire.
Marina Panetta
(1) Riflessioni architettoniche. Acquerelli di Anastasia. Montecatini Terme, Terme Tamerici, 8 dicembre 2022 – 8 gennaio 2023. Recensito su Exibart e Agenzia Radicale.
https://www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.exibart.com/evento-arte/riflessioni-architettoniche/&ved=2ahUKEwjSquTEjd78AhWsRPEDHaIBBsoQFnoECAYQAQ&usg=AOvVaw1rnpjdCmn6En9Fu9pi7NYL
http://www.agenziaradicale.com/index.php/cultura-e-spettacoli/mostre/7036-riflessioni-architettoniche-acquerelli-di-anastasia-terme-tamerici-di-montecatini
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