TROPPOUMANO di Isotta Giannetta

Bianco Contemporaneo  presenta
Isotta Giannetta

TROPPOUMANO
Nigredo Viriditas Albedo Rubedo

a cura di Antonello Tolve
Opening – 7 ottobre 2023, ore 17:30
Via Reno 18A (Roma)
la mostra prosegue fino all’11 novembre

 

 

La Galleria Bianco Contemporaneo è lieta di annunciare la mostra TROPPOUMANO. Nigredo Viriditas
Albedo Rubedo di Isotta Giannetta che sarà inaugurata sabato 7 ottobre 2023, alle ore 17:30.
Il progetto espositivo di Isotta Giannetta pone l’attenzione, attraverso un analitico percorso di studi, al processo
misterioso mediante cui l’essere umano arriva alla comprensione e realizzazione di sé: un cammino
antroposofico, abbandonato dal nostro modo di concepire il presente e del quale si è smarrita ogni traccia.
Attraverso i 4 punti della mostra (Nigredo Viriditas Albedo e Rubedo), Giannetta ci espone il suo personale
metodo di evoluzione e mette a disposizione del pubblico le sue ricerche personali che la stanno conducendo ad
una sempre maggiore penetrazione in cause, effetti e risultati dati dalla nostra esistenza.
Nigredo (opera al nero), consiste in una tabula rasa, in un annientamento totale di ciò che l’individuo sapeva di
sé e del mondo. La rappresentazione di questa fase viene proposta attraverso collage ed immagini elaborate
dall’artista durante i suoi studi di economia.
Viriditas è la fase in cui si percepiscono le finalità dell’esistenza in maniera più consapevole, dove si viene scossi
dal sonno della ragione: è la presa di coscienza del sé. Questa fase viene proposta attraverso immagini
radiografiche (vere o dipinte) del corpo umano dove, al centro, si evidenzia un nucleo colorato in base al tipo di
persona.
Albedo (opera al bianco) è la fase della rinascita l’alba della conoscenza, la scoperta di essere “due”, l’esitazione
al nuovo, la paura ancora invincibile di ciò che è troppo grande. Questa fase viene proposta mediante la figura di
Pinocchio, la favola italiana più conosciuta al mondo dove si incarna il processo evolutivo dell’essere umano
attraverso la figura di un burattino di legno che si trasforma in un bambino. (In queste tele non mancano
riferimenti religiosi ed esoterici).
Rubedo è la fase dell’unione dei due poli, la scoperta del sacro in sé quando si abbandonano tutte le paure,
quando l’impossibile diventa possibile. Il mondo già conosce questa fase perché le grandi rivoluzioni avvengono
quando si raggiunge questo livello.
* La mostra è corredata da un catalogo/cartella d’artista a tiratura limitata di 50 copie: un bauletto con le foto
delle opere prodotte unitamente al testo critico del curatore e la biografia dell’artista.
Isotta Giannetta nasce a Roma nel 1996, si laurea alla Luiss Guido Carli in Economia e Management e consegue
un Master in Entrepreneurship alla Luiss Business School e la Abc Business Academy in Silicon Valley. Dopo
una prima esperienza sul campo, decide di dedicarsi completamente alla sua personale ricerca e approfondisce le
sue conoscenze di metafisica sul nucleo dell’uomo. Frequenta congressi e corsi di anatomia, fisica, chimica,
filosofia, astrobiologia al fine di elaborare un’analisi trasversale nei diversi rami della conoscenza, ponendo
sempre al centro l’esistenza umana. Ha partecipato a varie mostre collettive avendo come tematica l’ambiente e
l’ecologia. Nel 2020 ha vinto il Premio PescarArt.

www.biancocontemporaneo.it

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